NIS2: cosa cambia per la sicurezza digitale delle aziende nel 2025

Nel 2025 il quadro normativo europeo ha deciso di alzare il livello di guardia con l’entrata in vigore della Direttiva NIS2. Questa nuova norma non riguarda solo grandi infrastrutture critiche e provider di servizi essenziali, ma coinvolge una platea molto più ampia di imprese come PMI e pubblica amministrazione.

La Direttiva NIS2 è un cambio di paradigma e una vera presa di posizione da parte degli Istituti europei in materia di sicurezza: dove prima si parlava di obblighi minimi, oggi si ragiona in termini di continuità operativa, gestione del rischio e responsabilità dei vertici aziendali. Non è più sufficiente proteggersi dalle minacce, ma è necessario dimostrare di saperlo fare bene in modo continuo, trasparente e strutturato.

Per molte imprese italiane, questo significa una trasformazione organizzativa, significa rivedere ruoli, processi, strumenti e policy interne: con la Direttiva NIS2 le sanzioni sono reali e la responsabilità, anche personali, dei manager, sono scritte nero su bianco.

NIS2: panoramica e principi guida

La NIS2 è la seconda versione della Direttiva europea sulla sicurezza delle reti e dei sistemi informativi, adottata per la prima volta nel 2016 e rivista in profondità nel 2022 per rispondere a un panorama di minacce digitali molto più evoluto e aggressivo. La sua entrata in vigore è stata fissata per l’ottobre 2024, ma il 2025 sarà l’anno in cui le aziende dovranno essere pienamente conformi.

L’obiettivo della direttiva è duplice: da un lato migliorare il livello complessivo di sicurezza informatica nei Paesi UE, dall’altro rafforzare la cooperazione tra Stati membri in caso di incidenti transfrontalieri. Ma la vera novità è rappresentata dal fatto che la NIS2 non chiede solo alle aziende di “difendersi”, ma le obbliga ad adottare un approccio strutturato, sistemico, integrato alla cybersecurity.

Questo significa avere piani documentati, responsabilità chiare, capacità di risposta rapida e soprattutto una cultura aziendale che consideri la sicurezza digitale parte integrante della strategia operativa

Settori e aziende coinvolte: chi è obbligato a rispettare la NIS2

Uno degli aspetti più rilevanti è l’allargamento dell’ambito di applicazione. Se la prima direttiva NIS si applicava solo a un numero ristretto di operatori di servizi essenziali e fornitori digitali, oggi la nuova normativa coinvolge molte più aziende.

In particolare, la NIS2 si applica a due categorie principali:

  • Entità essenziali: cioè aziende che operano in settori critici come energia, trasporti, sanità, acque, infrastrutture digitali e pubblica amministrazione.
  • Entità importanti: sono realtà attive in ambiti come produzione e distribuzione alimentare, produzione manifatturiera critica, servizi postali, gestione dei rifiuti e dei prodotti chimici, oltre a molte aziende IT.

Ma la vera novità è che non conta più solo il settore, ma anche le dimensioni. Rientrano infatti nella direttiva anche le medie imprese (più di 50 dipendenti o oltre 10 milioni di euro di fatturato) se operano nei settori sopra citati. Questo significa che molte PMI italiane, che prima non erano coinvolte da obblighi di cybersecurity a livello europeo, oggi devono attrezzarsi per rispettare standard molto più elevati.

L’idea è che ogni anello debole in una filiera digitale potrebbe compromettere la sicurezza di un intero settore: per questo la NIS2 spinge verso una responsabilizzazione diffusa lungo tutta la catena del valore.

Le principali novità operative per le aziende

La NIS2 introduce una serie di obblighi concreti e stringenti che le aziende dovranno rispettare. Questa Direttiva non parla solo di implementare tecnologie, ma di strutturare un intero sistema aziendale capace di prevenire, gestire e comunicare efficacemente gli incidenti informatici.

Ecco le principali novità operative introdotte dalla direttiva:

  • Governance e responsabilità
    Il management aziendale è direttamente responsabile della sicurezza informatica. Le figure dirigenziali devono quindi garantire l’adozione delle misure richieste e possono essere ritenute personalmente responsabili in caso di non conformità o incidenti.
  • Misure tecniche e organizzative minime
    Le aziende devono adottare un insieme di misure che includono la gestione degli accessi, la segmentazione della rete, la crittografia, le tecnologie di backup, gli aggiornamenti software, la gestione delle vulnerabilità, il controllo sui fornitori e molto altro.
  • Gestione degli incidenti di sicurezza
    Devono essere implementati processi chiari per identificare, contenere, rispondere e comunicare ogni incidente informatico rilevante: questo include la registrazione dettagliata delle attività e la tracciabilità delle azioni intraprese.
  • Obbligo di notifica entro 24 ore
    Qualsiasi incidente di sicurezza significativo deve essere notificato alle autorità competenti entro 24 ore. Una comunicazione incompleta o tardiva può comportare sanzioni.
  • Audit e controlli periodici
    Le aziende sono soggette a verifiche da parte delle autorità di controllo nazionali. Ad ogni controllo, le imprese devono essere in grado di dimostrare il livello di sicurezza minimo richiesto.
  • Formazione continua e consapevolezza interna
    Come vero fondamento della cybersicurezza aziendale, le imprese dovranno assicurarsi che tutto il personale sia formato e consapevole dei rischi, delle buone pratiche e dei comportamenti da adottare in caso di attacchi o incidenti.

Le sfide di implementazione per le aziende italiane

Per molte aziende italiane, adeguarsi alle nuove normative della Direttiva NIS2 comporta affrontare sfide rilevanti, sia organizzative che tecnologiche.

In primo luogo, molte imprese non hanno ancora una chiara visione del proprio livello di maturità in ambito cybersecurity: manca spesso una mappatura strutturata dei rischi, una governance chiara e una strategia integrata tra IT e business. In altri casi, le tecnologie ci sono, ma mancano le competenze interne per gestirle e migliorarle in modo continuo.

Un ulteriore ostacolo è rappresentato dalla catena di fornitura. NIS2 impone che ogni azienda garantisca anche la sicurezza dei propri fornitori critici: questo significa instaurare processi di controllo, auditing, verifica e collaborazione costante che richiedono tempo, risorse e know-how.

Infine, il fattore umano resta centrale. Anche l’infrastruttura più solida può essere compromessa da un errore umano, da una cattiva configurazione o da un attacco di social engineering. Per questo la formazione e la cultura della sicurezza devono diventare un elemento costante del lavoro quotidiano.

Come prepararsi in modo efficace: il ruolo della consulenza specialistica 

Molte aziende scelgono di affidarsi a consulenti esterni specializzati per assicurarsi di rispettare i nuovi parametri della NIS2. Questo non solo accelera i tempi di adeguamento, ma garantisce anche un livello di qualità e affidabilità che spesso non è possibile ottenere internamente, soprattutto nelle PMI.

Il supporto consulenziale fornito da Lanpartners

Lanpartners, grazie alla sua esperienza più che ventennale in ambito IT governance, cybersecurity e gestione dei rischi digitali, affianca le aziende lungo tutto il percorso di conformità, offrendo un approccio modulare, di alto livello e personalizzato.

  • Assessment iniziale e gap analysis
    Analisi del livello attuale di sicurezza, mappatura dei sistemi, valutazione del rischio e identificazione dei punti critici rispetto ai requisiti NIS2.
  • Pianificazione e roadmap operativa
    Definizione di un piano d’azione concreto, con priorità chiare, responsabilità assegnate e obiettivi precisi definiti nel tempo.
  • Supporto nella redazione delle policy aziendali
    Produzione di documentazione tecnica e organizzativa: policy di sicurezza, procedure di incident response e regolamenti interni.
  • Formazione e sensibilizzazione del personale
    Programmi di training su misura per dirigenti, tecnici e dipendenti, con simulazioni di attacco e gestione delle emergenze.
  • Monitoraggio, auditing e incident management
    Attivazione di sistemi di monitoraggio continuo, supporto nella gestione degli incidenti e preparazione alle ispezioni delle autorità competenti.

La NIS2 impone nuovi standard, ma offre anche l’occasione per ripensare davvero il modo in cui la tua azienda affronta il rischio digitale.Come veri e propri partner per i nostri clienti, in Lanpartners lavoriamo fianco a fianco con il management per costruire processi solidi, scalabili e conformi che rafforzano l’infrastruttura IT in modo duraturo. Ogni azienda ha esigenze specifiche, e per questo i nostri percorsi, partendo sempre da un’analisi concreta, si traducono in soluzioni operative reali e verificabili. 

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